martedì 16 agosto 2011
GUSTO D'ARTE, GUSTO DI VIVERE
BORIS PASTERNAK
In ogni cosa ho voglia di arrivare
In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.
Sino all’essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.
Eternamente aggrappandomi al filo
dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare,
effettuare scoperte.
Oh, se mi fosse dato, se potessi
almeno in parte,
mi piacerebbe scrivere otto versi
sulle proprietà della passione.
Sulle trasgressioni, sui peccati,
sulle fughe, sugli inseguimenti,
sulle inavvertenze frettolose,
sui gomiti, sui palmi.
Dedurrei la sua legge,
il suo cominciamento,
dei suoi nomi verrei ripetendo
le lettere iniziali.
I miei versi sarebbero un giardino.
Con tutto il brivido delle nervature
vi fiorirebbero i tigli a spalliera,
in fila indiana, l’uno dietro l’altro.
Introdurrei nei versi la fragranza
delle rose, un alito di menta,
ed il fieno tagliato, i prati, i biodi,
gli schianti della tempesta.
Così Chopin immise in altri tempi
un vivente prodigio
di ville, di avelli, di parchi, di selve
nei propri studi.
Giuoco e martirio
del trionfo raggiunto,
corda incoccata
di un arco teso.
Ho scoperto che..:
Tra le personalità della cultura – musicisti, artisti e scrittori – Pasternak ebbe modo di incontrare a casa dei genitori anche Lev Tolstoj, per il quale suo padre Leonid illustrò i libri.
Fin dall'incontro col compositore russo Skrjabin sognava di diventare pianista e compositore e si dedicava al piano, alla teoria di musica e la composizione. Compiuti gli studi al liceo tedesco di Mosca nel 1908, però, si iscrisse alla Facoltà di filosofia all'università di quella città. Durante il semestre all'Università di Marburgo, la Philipps-Universität, nell'estate del 1912 e dopo i viaggi in Svizzera ed in Italia, maturò la sua decisione di dedicarsi alla poesia.
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