Leggo da internet:
E'la "Polacca" op. 53 di Chopin il primo brano suonato da un sintetizzatore musicale, che riproduce i suoni esistenti costruendone l'onda passo dopo passo.
Il risultato è eccezionale: è quasi impossIbile distinguere l'esecuzione così ottenuta da quella umana, eseguita dal vivo. La prima dimostrazione valida di questo strumento, su cui avevano lavorato in contemporanea già negli anni passati numerose industrie, tecnici e musicisti, avviene il 5 agosto 1953 alla Columbia University. Da quel giorno il sintetizzatore inizia a percorrere una strada che lo porterà, nei decenni che seguiranno, ad influenzare notevolmente lo sviluppo della musica contemporanea e pop.
Rifletto:
Rudolf Steiner, nel suo "L'essenza della musica" scrive che "l'uomo, quando ha fabbricato strumenti musicali fisici, ha semplicemente riempito gli spazi vuoti che erano rimasti tali per il fatto che non vedeva più lo spirituale. Là ha inserito gli strumenti musicali fisici". (p.134)
E, per il sintetizzatore, cosa ha fatto? Ha riempito lo spazio vuoto, rimasto tale perchè non vedeva più neanche l'umano??
Compongo e scrivo musica, anche utilizzando strumenti elettronici e sintetizzatori...ma rimango dell'idea che solo l'uomo che si fonde con il suo strumento può in realtà fare esperienza dell'incanto della musica.., a tutti i livelli: fisico, emotivo-mentale e spirituale..
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