martedì 7 giugno 2011

NON E' INGARBUGLIANDO LA MATASSA CHE SI RESPIRA..


Mi chiedo spesso cosa possa curare: il vuoto, l'insoddisfazione, il disorientamento, la fatica di vivere, il senso di solitudine, un dolore che non se ne va..

Torno indietro con la memoria, ai miei tempi di ragazza.
L'adolescenza per me non ha avuto i sapori e i profumi della primavera.
Mia madre si ammalò che avevo 16 anni e la nuvola grigia che l'avvolse nella sua depressione rubò anche i miei raggi di sole.
Il pianoforte, allora, fu l'unico mio grande amico.

Poi, donna, più volte di fronte a bivi: solo frecce di direzione, senza poter scorgere il fondo dei sentieri.
Più volte senza cartina dei percorsi.
Il suono ha di bello che sai da dove proviene, facendoti compagnia.
Non ho importanza dove ti porti. Sarà valso comunque seguirlo.

Le immagini scolorosiscono, le vicende si accavallano.
Cosa rimane? La bellezza.
Che io abbia corso, pianto, riso, cercato, che mi sia affogata in me stessa o nelle persone che amo.
Che abbia ascoltato o solo udito, pregato o invocato: che sia rimasta ai bordi di un deserto o mi sia tuffata nella pienezza di un'ispirazione.
Rimane la bellezza.

Rimane questo linguaggio sottile e silenzioso, che ci avvolge misteriosamente cucendo le nostre parti più intime.
Ricucendole, perchè ci facciano meno male.
Rivestendole, perchè splendano di calore.

Rimane la musica.
Un'immagine, rimane. Il profumo di un colore: rimane.
Il silenzio, è la cornice.
E dentro: puoi incastonarci la bellezza che ha visitato la tua vita.
O quella che vuole ancora pro-vocarla.

Quando cerco modi di attingere alla bellezza, di suonare il benessere, di essere autentica nella vita e nella mia professione, mi rimangono poche cose essenziali.
Le ho messe in fila: in “bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna”.
Come una lista semplice.

* alle 17 Nella magia della natura: accoglienza e percorso a piedi.
* alle 18 A passo d'arte: proposta di mediazione e terapia artistica.
Musica, movimento, colore..
* alle 20 InSieme: cena al sacco
* alle 21 A ritmo con te stesso: per uno spazio di silenzio e creatività personale
* alle 22 In Cerchio: tempo di condivisione ed elaborazione dell'esperienza in gruppo.

Due volte al mese per : incontrarsi, dirsi il proprio nome, chiedere permesso alla natura entrando nella sua casa, sintonizzarsi coi suoni, i colori, con pochi movimenti fluidi di danza..mangiare semplice.. bussare al proprio silenzio perchè rilasci i suoi tesori, condividerli perchè i frutti del silenzio marciscono se li metti in cassette esclusive.

Questo è bere il sole, questo scaldarsi al chiaro di luna.
"Non è ingarbugliando la matassa che si respira" [ALDA MERINI, Aforismi e magie]

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