martedì 23 agosto 2011

BLOCK-NOTE. Di Angela e Massimo

AMAZING BLONDEL
Weaver's market
In Blondel, Islands Records, 1973


Genere: UK progressive folk
Medieval Rock

Il brano è tratto dal cd "Blondel". Quando fu pubblicato, la prima volta negli anni 70, era in vinile.
È una ballata dalla struttura elementare. Solo 3 accordi in maggiore.

L'azione si svolge in un mercato di una qualche contea, non sappiamo in che periodo: ma la cosa fondamentale è l'allegria che filtra prepotente da ogni battuta.
Mercanti, pescivendoli ed acquirenti si interrogano e si rispondono in una bellissima giornata di sole e c'è un chiasso festoso. Chiudendo gli occhi per pochi istanti riusciamo anche a vedere le bancarelle, magari subito dopo essere entrati in questo magico castello costruito dagli Amazing Blondel.
È un brano da ascoltare e riascoltare. Porta la luce ed il calore anche nelle uggiose giornate invernali.

Massimo


Questa musica davvero "muove".
E ascoltandola ho riconosciuto anche perchè non sia un caso.

E' costruita sulla scala naturale (= senza alterazioni) di "RE": ossia su suoni tipici della sfera "mercuriale".
Voglio spiegarmi con un esempio culinario.
Se domando: farina zucchero e uova, la risposta non può che essere: "ingredienti per un dolce".
Così, se compongo con una scala di Re, di soli suoni naturali, il risultato non può che essere movimento, comunicazione e scambio.
E' una scala che, nel brano, si ripete scendendo dai suoni più acuti a quelli più gravi, e poi si ferma per un po', in un intervallo più ridotto intorno alla nota centrale.

Quindi è come se la musica catturasse i nostri pensieri "di testa", li portasse in movimento verso il basso, facendoci muovere in passi di danza, e poi di nuovo su, nella sfera centrale, quella del cuore.

Per questo l'impressione è quella di leggerezza, di qualcosa che disegna un cerchio e che spinge in un piccolo vortice: 1, 2, 3, 1, 2, 3..liberatorio e guaritore.

Mercurio non a caso era il messaggero degli dei..

Angela

Curiosità

Il gruppo originario era fomato negli anni ‘70 da Eddie Baird, John Gladwin, e Terry Wincott,
In Blondel suonano invece Baird, WIncott e altri musicisti (cfr scheda sottostante).
http://www.progarchives.com/album.asp?id=3698

Lo stile della loro musica è difficile da classificare, qualcuno lo ha definito progressive folk..
La maggior parte dei brani è stato scritto da loro, fortemente influenzati, nella forma e nella struttura, dalla musica Rinascimentale (pavana, gagliarde e madrigale) con l'uso di strumenti di quel periodo, come il liuto e il flauto dolce.
Terry Wincott lo ha descritto come "musica acustica pseudo Elisabettiano/classica, suonata con accenti britannici". Eddie Baird invece ha detto: "Alcuni ci chiedevano: come descrivereste la vostra musica? Beh, non chiedetecelo, non ne abbiamo idea." ;-)

Vi racconto perchè si chiamavano Amzing Blondel

Il gruppo si volle chiamare all'inizio Blondel da Blondel de Nesle, menestrello, poeta e musicista vissuto in francia attorno a 1200, che la leggenda colloca alla corte di Riccardo I d'Inghilterra. Secondo la leggenda, quando Riccardo I fu fatto prigioniero, Blondel viaggiò per tutta l'Europa centrale, cantando ad ogni castello per localizzare il Re ed aiutarlo a fuggire. Il gruppo cominciò ad utilizzare questo nome suggerito da uno chef chiamato Eugene McCoy, che ascoltò alcune delle loro canzoni e commentò: "Oh, molto Blondel!"
Successivamente furono consigliati di aggiungere un aggettivo (in linea, per esempio, con la Incredible String Band ) e così divennero gli Amazing Blondel.

CHI DESIDERA ASCOLTARE IL BRANO IN FORMATO mp3 PUO' RICHIEDERMELO CON UNA MAIL
angelacontessa2@gmailcom

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