lunedì 29 agosto 2011

BLOCK-NOTE. Di Angela e Massimo


IVANO FOSSATI
Il bacio sulla bocca
In: Lampo viaggiatore , Columbia –Sony music (2003)

Testo e musica: http://www.lyricsmusica.it/ivano-fossati/il-bacio-sulla-bocca-testo.html
Scheda sul cd: http://www.ivanofossati.net/lampo.html

“In questo disco c'è un unicum nella mia produzione, una canzone d'amore che non finisce male: Il bacio sulla bocca”.

"Credo di avere scritto le canzoni di Lampo viaggiatore pensando più ai juke box sulle spiagge d'estate, al mio mai dimenticato mestiere di autore di canzoni, a certi successi Tamla Motown degli anni Sessanta, che al ponderoso concetto di canzone d'autore.
Forse proprio in relazione e per umana reazione al periodo difficile che il mondo sta affrontando, ho scelto ogni parola e ogni soluzione musicale di questo album desiderando che valga soltanto per se stessa, senza le enigmistiche doppie letture che spesso hanno costituito la materia dei miei lavori.
Nessuna abiura del passato beninteso, solo, credo di dovere molto, anzi moltissimo all'esperienza "muta" del mio album precedente: "Not one word". Il naturale scollamento fra musica e parole mi appare oggi più netto e significativo, ancora più degno di essere esplorato con determinazione".

Ivano Fossati


Ecco, con questa canzone ci si ferma sul ciglio del prato, ad ascoltare suoni d’erba e di cicale, ammaliati da quella fisarmonica assassina, che sembra inchiodare il cuore allo strumento fino a quando non ha terminato il suo canto...
E’ stupendo ciò che Fossati riesce a creare punteggiando suoni intorno ad intervalli così brevi da diventare quasi ostinati: come se allontanarsi troppo, sulla tastiera, fosse un perdere l’emozione centrale.
E quegli imperativi?
Stancami
parlami
abbracciami
fruga dentro le mie tasche
perdonami
sorridi
guarda
racconta
spiegami.
C’è dentro il compendio di secoli d’amore: eppure, senza che si spieghi, è tutto di colpo cancellato in un tempo nuovo, profumato di fresco, un tempo di giovinezza.
Riecheggiano le parole in versi di Alda Merini:
Ribaciami in uno stelo di amore
e pensa alla giovinezza che mi
prende e mi ha lasciato sola
per lunghi anni.
Da donna non posso che augurare, a tutte le donne e quindi anche a me stessa, di incontrare poeti e uomini così: capaci di essere imperativi con questo tipo di verbi..

Angela


Curiosità:
Sezione d'archi e fiati dell'orchestra da camera "I Virtuosi Italiani"

mercoledì 24 agosto 2011

GUSTO D'ARTE


"Ma mai tanto bello
Così dipinto d’intenso azzurro
Fu il ciel.."


di ANGELA CONTESSA, Viene l'Inverno, in
Smaldina e le storie: in fils(strocche) per sette, col resto di due.

martedì 23 agosto 2011

BLOCK-NOTE. Di Angela e Massimo

AMAZING BLONDEL
Weaver's market
In Blondel, Islands Records, 1973


Genere: UK progressive folk
Medieval Rock

Il brano è tratto dal cd "Blondel". Quando fu pubblicato, la prima volta negli anni 70, era in vinile.
È una ballata dalla struttura elementare. Solo 3 accordi in maggiore.

L'azione si svolge in un mercato di una qualche contea, non sappiamo in che periodo: ma la cosa fondamentale è l'allegria che filtra prepotente da ogni battuta.
Mercanti, pescivendoli ed acquirenti si interrogano e si rispondono in una bellissima giornata di sole e c'è un chiasso festoso. Chiudendo gli occhi per pochi istanti riusciamo anche a vedere le bancarelle, magari subito dopo essere entrati in questo magico castello costruito dagli Amazing Blondel.
È un brano da ascoltare e riascoltare. Porta la luce ed il calore anche nelle uggiose giornate invernali.

Massimo


Questa musica davvero "muove".
E ascoltandola ho riconosciuto anche perchè non sia un caso.

E' costruita sulla scala naturale (= senza alterazioni) di "RE": ossia su suoni tipici della sfera "mercuriale".
Voglio spiegarmi con un esempio culinario.
Se domando: farina zucchero e uova, la risposta non può che essere: "ingredienti per un dolce".
Così, se compongo con una scala di Re, di soli suoni naturali, il risultato non può che essere movimento, comunicazione e scambio.
E' una scala che, nel brano, si ripete scendendo dai suoni più acuti a quelli più gravi, e poi si ferma per un po', in un intervallo più ridotto intorno alla nota centrale.

Quindi è come se la musica catturasse i nostri pensieri "di testa", li portasse in movimento verso il basso, facendoci muovere in passi di danza, e poi di nuovo su, nella sfera centrale, quella del cuore.

Per questo l'impressione è quella di leggerezza, di qualcosa che disegna un cerchio e che spinge in un piccolo vortice: 1, 2, 3, 1, 2, 3..liberatorio e guaritore.

Mercurio non a caso era il messaggero degli dei..

Angela

Curiosità

Il gruppo originario era fomato negli anni ‘70 da Eddie Baird, John Gladwin, e Terry Wincott,
In Blondel suonano invece Baird, WIncott e altri musicisti (cfr scheda sottostante).
http://www.progarchives.com/album.asp?id=3698

Lo stile della loro musica è difficile da classificare, qualcuno lo ha definito progressive folk..
La maggior parte dei brani è stato scritto da loro, fortemente influenzati, nella forma e nella struttura, dalla musica Rinascimentale (pavana, gagliarde e madrigale) con l'uso di strumenti di quel periodo, come il liuto e il flauto dolce.
Terry Wincott lo ha descritto come "musica acustica pseudo Elisabettiano/classica, suonata con accenti britannici". Eddie Baird invece ha detto: "Alcuni ci chiedevano: come descrivereste la vostra musica? Beh, non chiedetecelo, non ne abbiamo idea." ;-)

Vi racconto perchè si chiamavano Amzing Blondel

Il gruppo si volle chiamare all'inizio Blondel da Blondel de Nesle, menestrello, poeta e musicista vissuto in francia attorno a 1200, che la leggenda colloca alla corte di Riccardo I d'Inghilterra. Secondo la leggenda, quando Riccardo I fu fatto prigioniero, Blondel viaggiò per tutta l'Europa centrale, cantando ad ogni castello per localizzare il Re ed aiutarlo a fuggire. Il gruppo cominciò ad utilizzare questo nome suggerito da uno chef chiamato Eugene McCoy, che ascoltò alcune delle loro canzoni e commentò: "Oh, molto Blondel!"
Successivamente furono consigliati di aggiungere un aggettivo (in linea, per esempio, con la Incredible String Band ) e così divennero gli Amazing Blondel.

CHI DESIDERA ASCOLTARE IL BRANO IN FORMATO mp3 PUO' RICHIEDERMELO CON UNA MAIL
angelacontessa2@gmailcom

GUSTO D'ARTE, GUSTO DI VIVERE


CHE SUCCEDE QUANDO LA MUSICA MUOVE TRE DONNE?? GUARDATE E ASCOLTATE!! ...

http://www.ted.com/talks/ahn_trio_a_modern_take_on_piano_violin_cello.html

domenica 21 agosto 2011

BELLEZZA MUTA


Le idee come fiori di campo
che improvvisi colorano
stracci di terra.

Riconosco una bellezza
muta.
Non sono io
ad aprire le corolle.

BLOCK-NOTE. Di Angela e Massimo

JIMI HENDRIX
Little wing
In: THE JIMI HENDRIX EXPERIENCE, Axis: Bold as Love, MCA (1967)

Genere: Blues Rock
Il testo e una versione strumentale in: http://www.angolotesti.it/J/testi_canzoni_jimi_hendrix_1908/testo_canzone_little_wing_55430.html

La canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=JBLDxgrDVO4



La versione che ho scelto è quella dal vivo, da "Hendrix In The West".
Mettetevi comodi, datevi meno di 4 minuti per ascoltare il battito del paradiso.
Se è vero che esiste e come la terra emette suoni, il suono deve essere quello di questa stratocaster.
La chitarra non è più stata la stessa dopo la morte di JH.
Non si tratta di tecnica, non c'entra la velocità e i miliardi di note che riesci a far suonare in un minuto. Come la poesia, la pittura, la scultura e le arti in genere, la tecnica è fondamentale all'inizio. Poi è il sentimento quello che conta.

Hendrix lo sapeva benissimo e verso la fine della sua carriera, come gli artisti più grandi, aveva iniziato a togliere invece di aggiungere.
Come fecero Picasso e alcuni grandi scultori.
Viene voglia di inginocchiarsi di fronte a tutta la poesia espressa da uno strumento così freddo
come la chitarra elettrica. Questa chitarra elettrica.
Confrontate questa versione con quella messa in piedi da Sting. Poi ne riparliamo.

Massimo

Se vedeste alcune righe dello spartito di questa canzone avreste la linea di piccole onde mai troppo sopra o sotto il pentagramma, regolari e semplici.
Mi viene da credere volentieri che questa piccola ala che va incontro a J.H. sia il suo volto femmineo e fanciullo: fatto d’aria, intessuto di leggerezza e sogni, giocoso sotto una tenda da circo, che è una casa mobile abitata dal vento di chi vuole slanciarsi verso l’alto.
Mi viene da credere che sia l’ala della Musica stessa.

Una poetessa che amo – Alda Merini- scrisse: la Musica fa respirare.
E ascoltando questa chitarra si ha appunto l’impressione di un respiro non più solo individuale, ma cosmico: archetipi che danzano, e vengono a consolare l’anima: con un sorriso.
Archetipi. Ridotti all’essenziale: ad un’ala sorridente..

E, se così è, allora anche una chitarra elettrica può fare il miracolo: restituirci “the little wing”, ogni volta, di nuovo, fuori da ogni tempo e da ogni spazio.
Tanta grandezza in onde piccole e semplici, come un respiro.

Angela


Note curiose
Il noto periodico musicale Rolling Stone Magazine ha piazzato Little Wing al 357º posto nella sua classifica delle 500 canzoni più belle di sempre.
Nel 2003 l'album viene incluso nella lista dei 500 migliori album, secondo Rolling Stone, alla posizione numero 82.
Alla pubblicazione, il disco raggiunse la posizione numero 5 in classifica nel Regno Unito e successivamente, il 3º posto negli Stati Uniti.

giovedì 18 agosto 2011

BLOCK-NOTE. Di Angela e Massimo


GATTO PANCERI
Abita in te, in Succede a chi ci crede (1994)
Genere: Pop

http://www.youtube.com/watch%3Fv%3DlWGN0LO9RoQ

http://www.angolotesti.it/G/testi_canzoni_gatto_panceri_1529/testo_canzone_abita_in_te_39690.html

Ma chi è, che bussa, al tuo cuore
che ti sale, alla testa, in ascensore
che ti chiama, dalle scale
e ti va, nel centro, emozionale.


Gatto Panceri, l'autore di questo brano deve probabilmente essere un gurdjeffiano se parla di centro emozionale.
In ogni caso questo brano va segnalato per l'uso intelligentissimo delle chitarre e dei dialoghi che le stesse intraprendono con il piano. È una semplice canzone d'amore. L'amore personificato.
Massimo

Al centro del cuore siamo riportati dal gioco melodico che si muove ascendendo, per guadagnare tensione e che poi ridiscende, per “abitare”. E questa linea disegna come un segno d’infinito, che parte dai sensi, li sconvolge, per poi aprirli in uno spazio nuovo: fino alle antenne del tuo petto.
Angela

Curiosità

Luigi Giovanni Maria Panceri nasce a Monza il 26 Maggio del 1962; il nomignolo Gatto, datogli per la sua particolare vivacità dai compagni di scuola , lo accompagna dall'infanzia e viene pubblicamente da lui adottato come nome d'arte quando comincia a intraprendere la carriera di musicista.

Il secondo album di Gatto "Succede a chi ci crede" esce nei primi mesi del 1994.
Oltre a raffinate e intense canzoni come "Divento di vento" e "Come un libro aperto","Succede" è trainato dal singolo di grande successo, appunto "Abita in te", che da subito porta in classifica il disco. Quest'ultima canzone a fine anno viene incisa anche dal cantante olandese di origine italiana Marco Borsato che la interpreta nella sua lingua intitolandola "Stapel op you" (per i curiosi: http://www.youtube.com/watch%3Fv%3DZRx1IEjhTw8)

martedì 16 agosto 2011

GUSTO D'ARTE, GUSTO DI VIVERE


BORIS PASTERNAK
In ogni cosa ho voglia di arrivare

In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.

Sino all’essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo
dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare,
effettuare scoperte.

Oh, se mi fosse dato, se potessi
almeno in parte,
mi piacerebbe scrivere otto versi
sulle proprietà della passione.

Sulle trasgressioni, sui peccati,
sulle fughe, sugli inseguimenti,
sulle inavvertenze frettolose,
sui gomiti, sui palmi.

Dedurrei la sua legge,
il suo cominciamento,
dei suoi nomi verrei ripetendo
le lettere iniziali.

I miei versi sarebbero un giardino.
Con tutto il brivido delle nervature
vi fiorirebbero i tigli a spalliera,
in fila indiana, l’uno dietro l’altro.

Introdurrei nei versi la fragranza
delle rose, un alito di menta,
ed il fieno tagliato, i prati, i biodi,
gli schianti della tempesta.

Così Chopin immise in altri tempi
un vivente prodigio
di ville, di avelli, di parchi, di selve
nei propri studi.

Giuoco e martirio
del trionfo raggiunto,
corda incoccata
di un arco teso.


Ho scoperto che..:

Tra le personalità della cultura – musicisti, artisti e scrittori – Pasternak ebbe modo di incontrare a casa dei genitori anche Lev Tolstoj, per il quale suo padre Leonid illustrò i libri.

Fin dall'incontro col compositore russo Skrjabin sognava di diventare pianista e compositore e si dedicava al piano, alla teoria di musica e la composizione. Compiuti gli studi al liceo tedesco di Mosca nel 1908, però, si iscrisse alla Facoltà di filosofia all'università di quella città. Durante il semestre all'Università di Marburgo, la Philipps-Universität, nell'estate del 1912 e dopo i viaggi in Svizzera ed in Italia, maturò la sua decisione di dedicarsi alla poesia.

Per "Bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna" ho incontrato: Anneliese Hurter


Anneliese vive in Foligno da diversi anni, ed è di origine svizzera.
Lavora presso un negozio, ma la sua passione è la danza meditativa in cerchio: è una raccolta di danze popolari di vari Paesi del mondo e nuove coreografie di danze in cerchio con musica contemporanea e classica.
L’ho intervistata incontrandoci a casa mia, condividendo un tè e parlando “tra donne”, entrambe appassionate di musica e danza.
Le sue parole sono immediate e semplici, a volte tradotte da un pensiero in tedesco, la sua lingua nativa.
Vorrei non toglierle spazio con altri miei commenti..


Ispirazioni e progetti

1. Chi/cosa ti ispira maggiormente?


-La natura e i suoi i suoni: i suoi odori colori, forme, gli animali.
-Mi ispira tantissimo lo stare in cerchio, il fare delle cose stando in cerchio: credo sia per questo che ho fatto una formazione per condurre danze meditative in cerchio, lo sento profondamente.
E’ come se la danza in cerchio facesse parte di me da sempre.
Mi sento a casa, sento le mie radici e il mio essere radicato con la natura e con gli umani, sono in contatto con la mia essenza quando danzo in cerchio.


2. Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni?

Non propriamente un diario, ma a volte scrivo un’ispirazione o un’intuizione forte, come quella che circa due anni fa mi ha fatto “vedere” di voler realizzare un progetto culturale in collaborazione con altri.. (cosa che poi si è effettivamente realizzata, come emergerà dalle risposte successive).


3. Progetti futuri?

Mi piacerebbe tanto invitare persone dalla svizzera per far loro conoscere un’Italia diversa dall’immagine che si ha lì di questo Paese.
Mi piacciono gli incontri ai quali partecipano persone di vari paesi: la danza, la musica sono comunicazione non-verbale, non importa che lingua si parla.
Con Maria Luisa e Giacomina abbiamo appena creato l’associazione “Mandorli in fiore” a Cammoro, Sellano (PG), per offrire corsi di danza in cerchio nella natura, meditazione, possibilità di creare con elementi naturali e di conoscere le tradizioni del posto.
La nostra associazione nasce come luogo di incontro per aiutarci ad alleggerire lo stress della vita quotidiana attraverso le sensazioni e le emozioni che gli elementi della natura ci offrono.
Amiamo la natura, con lei ci piace creare, sperimentare, sentire, ricercare, scoprire…
Mi piacerebbe anche avere tempo di danzare di più in Svizzera, dove già conduco circa tre incontri all’anno.
Vorrei approfondire attraverso la danza e la natura il vivere “oggi” , qui e ora, con tutti i sensi, per una vita più consapevole e creativa insieme agli altri.


Tu, tutti i giorni


1.Cosa c'è sul tuo comodino?


Un libro

2. Raccogli/collezioni qualcosa?

Prima degli incontri di danza raccolgo cose della natura (pietre, piante, pigne) per poter creare il centro intorno il quale danziamo. Ne raccolgo anche prima delle feste, come pasqua e natale, per decorare la casa.

3. Quali sono le tre costanti della tua giornata?


Leggere o fare meditazione la mattina, andare in bici, andare fuori ad guardare e curare le piante che crescono intorno casa.



Il tempo, le stagioni

1. Quali suggestioni ti dona l'estate?

La voglia di uscire a piedi nudi per godere della natura con tutti i sensi.


2. Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione?

Panzanella e cocomero, lamponi e panna montata, tante verdura con olio d’oliva!


3. E il capo d'abbigliamento cui non puoi stare senza?


Vestiti e scarpe comode, con cui eventualmente anche correre o potermi arrampicare.


La favola


1.La tua favola preferita?

Da bambina mi piaceva moltissimo la Piccola Strega, che racconta le vicende e avventure di una giovane strega (ha appena 130 anni mentre le sue colleghe ne hanno più di 300!) che deve sostenere delle prove per poter far parte della “comunità” delle streghe,
Rischia di esserne espulsa perché non vuole fare magie “cattive”, ma solo per aiutare gli altri: alla fine sarà lei a “vincere” le streghe stesse,
Mi piace anche Mago Merlino, della saga di Re Artù.


2.Il mondo delle favole ispira o ha ispirato il tuo lavoro?


Mi piace tantissimo guardare le immagini o leggere le favole, entrano dentro di me profondamente


3.Se potessi scrivere un lieto fine per la realtà attuale, quale sarebbe?


Come ho detto prima, poter svolgere la conduzione di danze sia in Italia che in Svizzera, lavorando più a lungo lì.

In relazione all'iniziativa, “Bere il sole scaldarsi al chiaro di luna”:

1. A te, cosa regala il silenzio?


Finendo una danza in cerchio ci teniamo ancora per un momento per mano, chiudendo gli occhi e stando in silenzio.
Questo silenzio mi fa sentire collegata con il tutto. E’ una sensazione bellissima che mi riempie di vita, di gioia, di serenità e di forza: mi rigenera, mi aiuta a concentrarmi su di me e a sentirmi me stessa, a vivere qui e ora, a percepire la vita con tutti i sensi.
Stare nella natura mi aiuta a percepire il silenzio, ma mi sto ‘allenando’ a viverlo anche in tanti altri momenti, e questo da più serenità alla mia vita, anche se non è semplice.


2. In che modo la tua creatività ti ha migliorato/migliora la tua vita?


Mi sento più viva e sento di vivere veramente la mia vita.
Scoprendo la mia creatività è come un risveglio, e un’ avventura, che migliora i rapporti con gli altri. Percepisco gli altri, me stessa e il mondo sempre più vivo, più gioioso, più interessante.
Mi crea anche la voglia di scoprire me stessa e mi da gioia quando altri scoprono sempre più se stessi e sono in contatto con la propria forza.


Anneliese si è incuriosita per l’iniziativa di “bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna”: ci troviamo in sintonia quando parliamo di occasioni e spazi da poter condividere con chi vuole attingere a forze di creatività e autenticità, come alle forze della natura, per migliorare i rapporti con se stessi e con gli altri.

Il prossimo appuntamento del ciclo di 7 incontri sarà SABATO 20 Agosto, dalle 17 alle 23.30, in Foligno, via A.Volta 23.
Il titolo dell’incontro è: Da cosa nasce casa, ovvero: strategie (musicali) per migliorarsi la vita.

Per altre informazioni e prenotazioni potete contattarmi:
Al cellulare: 389.127.3156
Via mail: angelacontessa2@gmail.com


Angela Contessa
14.08.2011

BLOCK-NOTE. Di Angela e Massimo



IVANO FOSSATI
Chi guarda Genova

In: La pianta del tè (1988)
Prodotto da Allan Goldberg (CBS)
Genere: Pop e rock italiano

Il testo e la musica:
http://www.lyricsmusica.it/ivano-fossati/chi-guarda-genova-testo.html

Chi guarda Genova sappia che Genova
si vede solo dal mare
quindi non stia lì ad aspettare
di vedere qualcosa di meglio, qualcosa di più.
di quei gerani che la gioventù
fa ancora crescere nelle strade.


Finalmente un brano che promette moltissimo nella intro e non solo mantiene nello svolgimento,
ma offre di più.
Ascoltate la cassa della batteria come sculetta col basso.
Se ne vanno a spasso per i caruggi questi due strumenti, la cassa davanti, come una puttana ed il basso ad inseguire e Fossati a cantare di gerani, di quanto bella sia Genova vista dal mare più che dal suo cuore. Dissento: Genova è bellissima comunque.
Avvocati e segretarie che la danno via facilmente e l'autore che non si illude e non cede alle adulazioni della femmina che a memoria cita il suo repertorio su un divano troppo stretto.

Un brano che cresce e diventa dirompente. Ancora la batteria intorno ai tre minuti con un rullante accordato in un modo irreparabile, come il tempo che fugge.
Flauti andini elettronici e orecchi al traffico per questo brano che, stando a quanto afferma Fìossati, è stato registrato con riverberazioni naturali date dall'ambiente circostante. Non è importante ma è colore.

Massimo


Ci sono gerani che crescono per forze di gioventù..metteteci su gli occhi, cancellate il traffico e le aiuole aride svuotate di parole d’amore. Non vi dovreste sbagliare, non potete.
Dai gerani Fossati guarda di nuovo al mare, e resta volentieri ad aspettare.
Le lusinghe, o i riti senza eleganza sono divani troppo stretti: l’abitarsi può sempre, di nuovo, prendere il largo..
Come quei moduli di flauti che svolazzano in intervalli brevi, in sincopi, in piccoli saltelli, e poi si alzano planando dall'alto in suoni lunghi..portandosi dietro tutto il resto.

Angela

Curiosità
Alla realizzazione dello stesso disco hanno contribuito:
Fabrizio De André: voce in Questi posti davanti al mare
Francesco De Gregori: voce in Questi posti davanti al mare
Teresa De Sio: voce in La volpe

mercoledì 10 agosto 2011

DA COSA NASCE CASA




Chi mi ha seguito, qui o su FB, conosce l'iniziativa "BERE IL SOLE, SCALDARSI AL CHIARO DI LUNA.SOLE COME S.COME SOSTA IN TE STESSO. LUNA COME L. COME LIBERO DI CREARE"..

http://notedimezzo.blogspot.com/p/focus-su-bere-il-sole-scaldarsi-al.html

Bene..
Di ritorno da un breve periodo di vacanza, ho avuto una discussione con la collega con la quale avevo dato inizio a questo ciclo di incontri. Me ne prendo la corresponsabilità..
Ad oggi i risultati sono:

1. Non è possibile per ora proseguire la collaborazione: proseguirò, da sola, la conduzione degli incontri.

2. Devo rinunciare alla location di "La Pila" di Bettona.

3. DA COSA NASCE CASA!!!!
Questo credo sia il "risultato" migliore, perchè è creativo.
PER SEMPLIFICARE la ricerca di una sede alternativa e non interrompere il ritmo quindicinale degli appuntamenti, come sede dei prossimi quattro incontri propongo di offrire la vostra casa!

Per prima offro la mia!

Chi metterà a disposizione gli spazi per l'ospitalità avrà la possibilità di:
* partecipare gratuitamente agli incontri (!!)
* aprire una porta ad una -piccola??- novità nei ritmi della vita quotidiana (!!!)
* fare nuove conoscenze ed amicizie (!!!!).

E' sufficiente uno spazio per poter far sedere una decina di persone, ANCHE PER UNO SOLO DEGLI INCONTRI, potendo scegliere tra le date di SABATO:
20 AGOSTO
3 E 17 SETTEMBRE
1 OTTOBRE.

Al resto dell'organizzazione provvedo io, per la cena ciascuno contribuisce ad un pasto semplice.

4. I vantaggi PER TUTTI SONO:

* SCOPRIAMO che, IN QUESTO MONDO DI LADRI, le nostre case possono essere aperte AD UN MONDO DI EROI!
* SCOPRIAMO che non sono tanto importanti i mezzi fisici e le location, quanto le relazioni, le idee, lo spirito di iniziativa, la ricerca di modi per stare bene!
* SCOPRIAMO CHE: la quota di partecipazione diminuisce!! (non dovendo pagare la location!!) Da 18 euro a SOLI 15 euro a persona per ciascun incontro!!
* SCOPRIAMO CHE: ci saranno un sacco di nuove scoperte di talenti nascosti ;-)

Attendo quindi fiduciosa le vostre offerte e intanto rinnovo l'invito per

SABATO 20 AGOSTO, A CASA MIA, in Foligno, Via A.Volta, 23

*alle 17 Nella magia della natura:
accoglienza e percorso a piedi, intorno alla casa,

* alle 18 ESPERIENZA MUSICALE:
DA COSA NASCE CASA: STRATEGIE (MUSICALI) PER SVILUPPARE TALENTI E MIGLIORARSI LA VITA.

* alle 20 InSieme: cena: ciascuno condivide un piatto semplice portato da casa

* alle 21. 30 Spazio di silenzio e creatività personale

* alle 22.30 In Cerchio:
tempo di condivisione ed elaborazione
dell'esperienza in gruppo


SONO FIDUCIOSA, CURIOSA E APERTA A SCOPRIRE
QUANTE COSE NASCERANNO DALLE NOSTRE CASE!!
E VOI??? :-)

cell.389.127.3156 Angela Contessa
angelacontessa2@gmail.com

giovedì 4 agosto 2011

ALMANACCO DEL GIORNO: 4 AGOSTO 1901- Nasce Louis Armstrong

Louis Daniel Armstrong noto anche con il soprannome di Satchmo o Pops (New Orleans, 4 agosto 1901 – New York, 6 luglio 1971)raggiunse la fama inizialmente come trombettista, ma fu anche uno dei più importanti cantanti jazz, soprattutto verso la fine della carriera.

Il suo carisma innovativo, la sua solarità e il suo talento contribuirono a rendere popolare il genere jazz che uscì con lui dai confini della sua regione d'origine.

Armstrong crebbe nel fondo della scala sociale, in una città molto segregata ma anche appassionata del tipo di musica che ai tempi veniva chiamato “ragtime” e non ancora “jazz”.
Pur avendo avuto una dura gioventù, (finì in riformatorio giovanissimo), Armstrong non considerava quegli anni come negativi e ne trasse ispirazione. In un'intervista Louis disse: “Ogni volta che chiudo i miei occhi per soffiare sulla mia tromba, guardo nel cuore della buona vecchia New Orleans... Mi ha dato qualcosa per cui vivere.”

Nel 1964, Armstrong spodestò i Beatles dalla prima posizione della Billboard Top 100 con Hello, Dolly, la quale diede al trombettista 63enne il record per essere l'artista più anziano ad avere una canzone in prima posizione.
..dedicata ai miei lettori :-)

http://www.musicsense.it/1743video25859-Hello-Dolly.htm

ALMANACCO DEL GIORNO..PRIMA: 5 AGOSTO 1953

Leggo da internet:

E'la "Polacca" op. 53 di Chopin il primo brano suonato da un sintetizzatore musicale, che riproduce i suoni esistenti costruendone l'onda passo dopo passo.
Il risultato è eccezionale: è quasi impossIbile distinguere l'esecuzione così ottenuta da quella umana, eseguita dal vivo. La prima dimostrazione valida di questo strumento, su cui avevano lavorato in contemporanea già negli anni passati numerose industrie, tecnici e musicisti, avviene il 5 agosto 1953 alla Columbia University. Da quel giorno il sintetizzatore inizia a percorrere una strada che lo porterà, nei decenni che seguiranno, ad influenzare notevolmente lo sviluppo della musica contemporanea e pop.

Rifletto: Rudolf Steiner, nel suo "L'essenza della musica" scrive che "l'uomo, quando ha fabbricato strumenti musicali fisici, ha semplicemente riempito gli spazi vuoti che erano rimasti tali per il fatto che non vedeva più lo spirituale. Là ha inserito gli strumenti musicali fisici". (p.134)

E, per il sintetizzatore, cosa ha fatto? Ha riempito lo spazio vuoto, rimasto tale perchè non vedeva più neanche l'umano??

Compongo e scrivo musica, anche utilizzando strumenti elettronici e sintetizzatori...ma rimango dell'idea che solo l'uomo che si fonde con il suo strumento può in realtà fare esperienza dell'incanto della musica.., a tutti i livelli: fisico, emotivo-mentale e spirituale..

mercoledì 3 agosto 2011

ALMANACCO DEL GIORNO 3 AGOSTO: MUORE NEL 1966 LENNY BRUCE


Lenny Bruce e grandi musicisti.


Lenny Bruce, nome d'arte di Leonard Alfred Schneider (New York, 13 ottobre 1925 – Los Angeles, 3 agosto 1966), è stato un comico, cabarettista e autore teatrale satirico statunitense di origine ebraica. Una buona parte del suo repertorio è stata di genere burlesque.

Anche grazie al fatto che Lenny Bruce aveva uno stile comico simile ad una improvvisazione jazz, egli ha sempre avuto molti fan nell'industria della musica.

Lenny è una delle celebrità immortalate nella copertina dell'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles (La quarta faccia in alto da sinistra)

Un riferimento alla sua persona è stato fatto dai Genesis nella canzone Broadway Melody of 1974.

Lenny viene citato due volte nella canzone dei R.E.M. "It's the end of the world as we know it", nella prima parte dove dice Lenny Bruce is not afraid e nell'ultima parte in cui viene citato insieme a Lester Bangs.

Il nome di Lenny viene fatto nella canzone del musical RENT "La vie boheme".

Bob Dylan ha fatto una canzone come elogio a Lenny Bruce dove descrive una corsa in taxi che le due celebrità hanno condiviso. La canzone si intitola appunto Lenny Bruce.
(EN)
« He fought a war on a battlefield where every victory hurts.
Lenny Bruce was bad, he was the brother that you never had »
(IT)
« Ha combattuto una guerra su un campo di battaglia dove ogni vittoria fa male.
Lenny Bruce era cattivo, era il fratello che non hai mai avuto »
(Bob Dylan, Lenny Bruce, Shot of Love, 1981)

Nella versione di Silent Night di Simon & Garfunkel presente nell'album Parsley,Sage,Rosemary & Thyme vi è come sottofondo il notiziario della morte di Lenny e l'aggravarsi della guerra in Vietnam.

Tim Hardin ha scritto una canzone dedicata a Lenny Bruce, "Lenny's Tune" interpretata anche da Nico nel suo primo album Chelsea Girl (Eulogy to Lenny Bruce)

Nella canzone "A Simple Desultory Philippic (Or How I Was Robert McNamara'd Into Submission)" sempre di Simon & Garfunkel si legge il passaggio "And I learned the truth from Lenny Bruce" ovvero "ho conosciuto la verità da Lenny Bruce"

lunedì 1 agosto 2011

Per "Bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna" ho incotrato: Anna Corti



http://www.lamelaggine.it/ita/popup_agriturismo.php?id=Agriturismo


Ho incontrato Anna e il suo compagno Maurizio, in seguito ad una piacevole “visita virtuale” dell’Agriturismo La Melaggine, in Valnerina.
Nella bacheca di un social network avevo ammirato le splendide foto di questo luogo che mi era parso incantato: in equilibrio tra la bellezza della natura circostante e la rifinitezza di ristrutturazione e arredi di un casale in pietra, carico di storia antica e storie ancora da raccontare.

Dalla visita all’appuntamento il passo è stato breve.
Così, sono stata ospite con un’amica di questa coppia di origine genovese, che poco più di un anno fa ha deciso di lasciare la città e dedicarsi alla cura e gestione della casa e degli ospiti, in una sfida per una nuova, seconda vita.

La realtà del luogo aggiunge solo fascino alle impressioni delle fotografie.
Il clima è subito cordiale e aperto, la cena è preparata sul barbecue in pietra del giardino affacciato su Scheggino, e con i pomodori direttamente raccolti dal piccolo orto.
Anna racconta qualcosa di sé: con la mia amica, scopriamo che prima della scelta di partire per l’Umbria era titolare di un negozio di bigiotteria creata da lei.
Ha un vero tesoro nell’abilità delle sue mani, che tra l’altro, rendono calda l’atmosfera della casa, illuminata da candele raccolte in diversi angoli, vetri, morbidezza di cuscini, corone di fiori.. Senza leziosità: con il gusto e la semplicità che anche la sua cena rivela.
Alla fine della serata, l’intervista.

Chi/cosa ti ispira maggiormente?

Non ci sono regole, tutto nasce per caso, una canzone, un tramonto, una notizia in tv, una chiacchierata: tutto è fonte di ispirazione, e di progetti.

Cosa c'è sul tuo comodino?

In questi giorni ho messo un po' di ordine perchè dovevo cedere la camera ai miei nipoti: ora ci sono una lampada, la settimana enigmistica, due libri, il burro cacao, una penna, una collana da finire, un portaritratti con una foto che i miei bambini mi hanno dato recentemente.

Raccogli/collezioni qualcosa?

Raccolgo e colleziono l'impossibile : pigne, conchiglie, papere, cuori, chiavi, cartoline disegnate, angeli, e tutto ciò che riguarda il Natale.
Adoro il Natale ! anche nei momenti più tristi della mia vita, il Natale mi ha dato la voglia di viverlo.

Quali sono le tre costanti della tua giornata?

Una sana discussione-chiacchierata-diverbio col mio compagno, gustarmi un ghiacciolo, il sogno.

La tua favola preferita? Con quale personaggio o situazione ti identifichi?

Heidi

Il mondo delle favole ispira o ha ispirato il tuo lavoro?

Direi proprio di si visto che mi ritrovo a vivere sul limitare del bosco, tra scoiattoli, istrici, daini....

Se potessi scrivere un lieto fine per la realtà attuale, quale sarebbe?

Riuscire a vivere di questo lavoro, perchè non c'è nulla di più bello che far star bene le persone: fa star bene anche me!

In relazione all'iniziativa, “Bere il sole scaldarsi al chiaro di luna”:
a te, cosa regala il silenzio?
In che modo la tua creatività ti ha migliorato/migliora la tua vita?

Dipende da momenti, dal mio stato d'animo: se sono sola nella casa del bosco ed è notte, il silenzio mi inquieta. Altre volte mi permette di riflettere, di concentrarmi, di leggere...
La creatività "E' ", la mia vita !

Ho salutato Anna e Maurizio con la promessa di rivederci presto.
Anche agli appuntamenti di “Bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna”.
Che proseguono per offrire agli adulti occasioni come questa: immergersi nella natura, conoscere volti nuovi, vivere un’esperienza creativa per riscoprire le proprie potenzialità e capacità, condividere un pasto semplice, gustare il silenzio.
Sabato 6 Agosto , dalle 17 alle 23, saranno gli amici del FIE Umbria trekking ad accogliere nell’Aula verde di PALE gli ospiti del terzo incontro, dal titolo: “Forze del Sole, forze dell’Io: per un ritmo in equilibrio”.
Ogni incontro ha senso compiuto, e si svolge anche in caso di pioggia.
Per prenotare la propria presenza basta un messaggio:
al cellulare 389.127.3156 o via mail: angelacontessa2@gmail.com.

Altri dettagli al link:
http://www.facebook.com/event.php?eid=141873192560582